Andrea Riccardi, nato a Roma nel 1950, è uno storico, politico e attivista italiano. È uno dei fondatori della Comunità di Sant’Egidio, organizzazione italiana laica di ispirazione cattolica che dal 1968 opera in sostegno delle persone in condizione di marginalità sociale e nella promozione della pace. In questo senso, l’organizzazione ha contribuito al raggiungimento di accordi di pace in diversi paesi del mondo ed è tuttora attiva come ente mediatrice in alcuni scenari di conflitto, come quello del Sud Sudan. Attualmente la Comunità porta avanti progetti in circa 70 paesi.
Grande studioso della storia del cristianesimo e dell’età contemporanea, Riccardi è professore ordinario dal 1981. Insegna in diversi atenei italiani, come l’Università di Bari e La Sapienza e Roma Tre, entrambi nella capitale. Ha ricoperto anche il ruolo di Ministro della cooperazione internazionale e dell’integrazione dal 2011 al 2013, nel governo guidato da Mario Monti. È inoltre presidente della Società Dante Alighieri per la tutela e la diffusione nel mondo della lingua e della cultura italiana.
L’impegno per la pace è stato una costante nella carriera di Riccardi. A guidarlo la consapevolezza che «la guerra è una sconfitta dell’umanità e che la pace, in ogni situazione, è sempre possibile. Non sono parole retoriche, ma sono frutto di una sapienza storica e di un vissuto recente». La serietà di queste affermazioni è dimostrata dall’occasione per cui sono state scritte, sulle pagine del settimanale Famiglia Cristiana, ovvero il 30esimo anniversario della firma degli accordi di pace del Mozambico, appunto una traduzione concreta – e storica – di queste istanze. L’intesa, firmata a Roma, fu mediata dalla Comunità di Sant’Egidio e mise fine a 15 anni di guerra civile.
Tuttavia lo sforzo e l’entusiasmo per la pace continuano anche oggi, a maggior ragione in un contesto geopolitico complesso e in costante peggioramento. «Siamo in un’era di conflitti eternizzati, che si prolungano per un intreccio di interessi globali», ha detto Riccardi in un’intervista rilasciata lo scorso febbraio ad Avvenire, il giorno del secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. «Per questo è sempre più urgente cercare le vie della pace, del cessate il fuoco, del silenzio delle armi. Ogni giorno in più di combattimenti significa morte e distruzione», ha ribadito poi lo storico.
L’impegno di Riccardi sarà una delle stelle polari di Arena di Pace, il grande incontro dei movimenti popolari con Papa Francesco che si svolgerà a Verona il 18 maggio. L’attivista prenderà parte, infatti, alla grande assemblea della società civile prevista nella fiera della città scaligera il 17 maggio e poi il giorno dopo, in Arena, sarà fra le portavoce del tavolo Disarmo, facilitando il dialogo fra Santo Padre e movimenti.